Come calcolare la classe energetica di una casa
come calcolare la classe energetica di una casa

Calcolare la classe energetica della casa è necessario se si intende vendere o affittare un immobile.
Dal 2013 è stato introdotto l’obbligo di allegare l’attestato di prestazione energetica per determinate operazioni immobiliari.

Scopriamo insieme cosa intende per classe energetica, come calcolare il valore energetico di una casa e capiamo perché è importante farlo.

Cosa è la classificazione energetica degli immobili?

Attualmente ci si riferisce alla nuova classificazione energetica, ovvero alle certificazioni così come sono state definite a partire dal 2015. In Italia si parla della classificazione della classe energetica delle case fin dal 2005, a partire dal D.Lgs. n° 192/05 ed ai successivi interventi legislativi. Lo scenario è però cambiato in modo concreto con il DM n° 162/15, il quale ha introdotto il nuovo APE, unico per tutte le regioni, con una metodologia di calcolo della classe energetica uniforme a livello nazionale. Le novità introdotte dalla nuova classificazione energetica degli edifici, in realtà, sono tante, differenti e complesse: dalle specifiche delle prestazioni di ogni singolo servizio energetico fino all’aumento di importanza dei fattori legati all’involucro degli edifici, diventato elemento centrale nel calcolo complessivo della classe energetica.

classe energetica immobileTabella classificazione energetica degli edifici edifici: le classi

La classificazione energetica degli immobili si realizza tramite una tabella in cui vengono specificate le varie classi alle quali può corrispondere un edificio. Andando ad analizzare ogni singola voce dettata dalla normativa, dalla qualità degli infissi alla bontà del sistema di riscaldamento, è infatti possibile determinare le performance energetiche complessive di quell’edificio. Strumento fondamentale per eseguire questo calcolo in modo coerente e oggettivo è l’indice di prestazione energetica globale dell’edificio, in termini di energia primaria non rinnovabile. L’indice di prestazione energetica globale (EPgl) misura il consumo energetico di una unità immobiliare e si basa sul rapporto tra l’energia necessaria per climatizzare un appartamento alla temperatura di 18 °C e la sua superficie netta calpestabile o, nel caso di locali a destinazione commerciali, il volume lordo.

  • Classe A4: minore o uguale a 0,40 EPgl
  • Classe A3: maggiore di 0,40 EPgl e minore o uguale a 0,60 EPgl
  • Classe A2: maggiore di 0,60 EPgl e minore o uguale a 0,80 EPgl
  • Classe A1: maggiore di 0,80 EPgl e minore o uguale a 1,00 EPgl
  • Classe B: maggiore di 1,00 EPgl e minore o uguale a 1,20 EPgl
  • Classe C: maggiore di 1,20 EPgl e minore o uguale a 1,50 EPgl
  • Classe D: maggiore di 1,50 EPgl e minore o uguale a 2,00 EPgl
  • Classe E: maggiore di 2,00 EPgl e minore o uguale a 2,60 EPgl
  • Classe F: maggiore di 2,60 EPgl e minore o uguale a 3,50 EPgl
  • Classe G: maggiore di 3,50 EPgl

Come si calcola la classe energetica della propria abitazione

Il calcolo della classe energetica di casa è molto complesso e i fattori da considerare sono molti. Nonostante questo, è possibile fare una stima approssimativa della classe energetica. Per farlo è necessario conoscere un dato in particolare: il consumo annuo in metri cubi di metano. Grazie a questa informazione si può risalire al consumo annuo per metro quadro in chilowattora, uno dei principali dati che determinano la classe energetica della casa.

Per trovare questo numero è necessario moltiplicare per 8,3 (kWh termici) il consumo annuo in metri cubi di metano. In seguito bisogna dividere il totale ottenuto per il numero di metri quadri dell’abitazione, cioè della superficie calpestabile. Il numero 8,3 è pensato come una stima del gas che viene bruciato in una caldaia tradizionale.

Nel caso di un modello a condensazione questo valore può cambiare notevolmente. L’esempio per comprendere meglio la formula da applicare è quello di un appartamento in Nord Italia da 90 mq con consumo invernale, da ottobre ad aprile, di 590 metri cubi di gas. Il calcolo applicato è quindi:

590 x 8,3 = 4897 /90 = 54,41 kWh/anno per mq

Il valore ottenuto dal calcolo va confrontato con una tabella di riferimento, che abbina ogni classe energetica al consumo annuo in kWh, come quello appena calcolato. Secondo l’esempio la casa, essendo tra i valori 51 e 70, sarebbe di classe C. Ecco nel dettaglio i valori di riferimento:

  • A+: <15
  • A: <30
  • B: tra 31 e 50
  • C: tra 51 e 70
  • D: tra 71 e 90
  • E: tra 91 e 120
  • F: tra 121 e 160
  • G: > 160

Gli step da seguire per aumentare la classe energetica

A seguito del calcolo della classe energetica dell’abitazione è possibile valutare se procedere con degli interventi di efficienza energetica.

Ogni intervento che si intende fare sull’abitazione è un investimento che ripagherà con minori spese nei mesi o anni successivi.

Un ulteriore beneficio è l’aumento del valore economico dell’immobile perché ha un costo minore di mantenimento e rispetta maggiormente l’ambiente.

Negli ultimi anni è stato introdotto l’Ecobonus che permette di realizzare degli interventi di efficientamento energetico anche su edifici e permette di usufruire di un’agevolazione fiscale.

Per calcolare in modo efficace la classe energetica della casa e valutare quali interventi eseguire è consigliato affidarsi ad un tecnico abilitato.

Il massimo livello a cui si può aspirare di classe energetica è quello di avere una casa passiva e che non fa uso di termosifoni o caldaie. I risparmi che si possono ottenere sono nell’ordine del 90%.

Per effettuare una corretta valutazione immobile è necessario essere a conoscenza della classe energetica che è uno dei fattori determinanti nella determinazione del valore di un’abitazione.

Chi redige e quanto costa

L’APE viene redatto da un soggetto non coinvolto nella proprietà che è il certificatore energetico.

I principali casi in cui deve essere redatta l’APE e allegata alla documentazione sono:

  • la compravendita immobiliare;
  • la donazione immobiliare;
  • l’affitto di un’unità immobiliare;
  • la vendita di nuove costruzioni;
  • la ristrutturazione del 25% della superficie.
  • L’APE non ha un costo fisso e può costare solitamente tra i 100 e i 300€.

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